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Giù le mani da quel caposala! PDF Stampa E-mail
Articolo tratto dalla Tribuna di Treviso del 16-02-2001
PROBLEMI DELLA SANITA'
Giù le mani da quel caposala!

Gli emofilici protestano per il trasferimento di un infermiere CASTELFRANCO La Lagev, l'associazione che riunisce 100 emofilici curati nel centro per la cura delle malattie del sangue dell'ospedale cittadino, sul piede di guerra in seguito al trasferimento al reparto di rianimazione del suo facente funzioni di caposala.
E' stato sostituito da un operatore sanitario in forza nel reparto di geriatria dismesso a Crespano.

Non ce l'abbiamo con il nuovo arrivato - si affretta a precisare il presidente della Lagev Antonio Valiante - Difendiamo la professionalità di chi per almeno 20 anni ci ha seguito e conosce le nostre esigenze e i nostri problemi.
La precedente direttrice sanftaria, Maria Giacobbo, aveva assicurato che il caposala non sarebbe stato toccato.
Da ieri, però un'infermiere, che per due anni ha svolto le funzioni di caposala mantenendo il suo stipendio e sperando in una prossima entrata in ruolo visti i suoi titoli, è stato trasferito alla rianimazione.

Domani la Lagev incontrerà il nuovo direttore sanitario Ruperti, a cui domanderà di reintegrare il caposala nel suo ruolo.
Se la nostra richiesta - preannunciano gli emofilici - rimarrà senza risposta, continueremo la nostra protesta con altre iniziative.

L'allontanamento del caposala rientra, a loro dire, in un processo di dequalificazione del reparto, che, nato nel 1973 per volontà di Agostino Traldi, ora primario emerito, ha visto passare sui suoi letti all'incirca 600 emofilici provenienti da tutt'Italia.

Il centro - constata la Lagev sotto organico. il turno di notte coperto da un solo infermiere, che talvolta è costretto a chiamare i colleghi dei reparti vicini.
C'è un medico in meno, mentre un altro in aspettativa per motivi di studio.

Il centro castellano, viste le sue prerogative, potrebbe candidarsi a centro regionale per la cura delle malattie rare, puntando sulla sua specializzazione in emofilia.
Noi vorremmo arrivare a tale riconoscimento - fa sapere Antonio Valiante - così da dare al reparto un'autonomia regionale e collegarlo direttamente con il Ministero.
Il centro ha 18 posti letto, di cui 5 riservati agli emofilici.

Sta portando avanti una ricerca sulle portatrici dell'emofilia.
Garantisce un'assistenza 24 ore su 24. ?Per tutti questi motivi - conclude Valiante - vogliamo sia tutelata la sua alta professionalità.

Se l'ospedale castellano sta perdendo punti, non intendiamo che tale degrado coinvolga anche il nostro centro. Tra i problemi c'è anche la mancanza di un parcheggio davanti all'ingresso per i portatori di handicap. (a.d.m.)
 

FedEmo

Comitato 210/10

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