oggi Venerdì, 19 Apr 2024
->     Home Medici Notizie Mediche Salva il tuo ginocchio dall'artrosi!
Salva il tuo ginocchio dall'artrosi! PDF Stampa E-mail

L’artrosi colpisce tutti i vertebrati ed é di comune riscontro anche negli animali...


Salva il tuo ginocchio dall’artrosi!
L’artrosi colpisce tutti i vertebrati ed é di comune riscontro anche negli animali, éla malattia cronica oggi piú frequente, basti pensare che segni di artrosi possono essere riscontrati in circa un terzo delle persone sotto ai 30 anni mentre colpisce quasi la totalitá delle persone sopra i 60 anni.

Circa il 50% delle persone affette da artrosi lamenta disturbi tali da consultare il proprio medico ed assumere farmaci antinfiammatori.
Con il termine artrosi ci riferiamo a processi degenerativi con rammollimento od erosione delle cartilagini articolari ed interessamento delle strutture circostanti, in particolare l’osso e la membrana sinoviale.

La cartilagine é un tessuto elastico che agisce come ammortizzatore d’urto e diminuisce l’attrito tra un osso e l’altro.
Nell’artrosi assistiamo ad una progressiva usura della cartilagine con diminuzione del movimento articolare, rigiditá , dolore ed infine deformitá.

Solo una minima parte dei soggetti affetti da artrosi necessitano un trattamento chirurgico ed oggi sono disponibili molteplici approcci terapeutici a partire dalle cure fisiche e fisiochinesiterapiche, ai supplementi dietetico alimentari; negli ultimi anni ha inoltre assunto importanza la somministrazione di acido ialuronico per via intrarticolare oltre all’impiego di vari tipi di ortesi atte a modificare il carico articolare.

L’artrosi si sviluppa spesso in assenza di una causa precisa ed in questo caso viene definita.
Quando l’artrosi si instaura a seguito di insulti traumatici ,infezioni, malattie ereditarie, metaboliche od altre condizioni patologiche, viene definita.

artrosiTra i fattori di rischio rammentiamo:

  • L’etá, poiché assistiamo purtroppo con l’invecchiamento ad una progressiva usura articolare, il sesso (maggiore rischio nella donna),l’obesitá ed il sovraccarico funzionale che puó essere dovuto all’attivitá lavorativa o sportiva.
    Occorre inoltre ricordare che pregresse lesioni traumatiche articolari, cosí come l’instabilit’ articolare soprattutto se associata a meniscectomia e l’ipotonia muscolare possono favorire l’instaurarsi di un quadro artrosico del ginocchio.


  • Trattamento
    In primo luogo é compito del medico l’educazione del paziente, talora é necessaria una modifica delle attivitá lavorative o sportive, oppure il paziente deve essere indirizzato verso un programma di terapie fisiche e riabilitative con mobilizzazione e rinforzo muscolare, tali semplici cure associate alla diminuzione del peso corporeo possono efficacemente contribuire nella riduzione dei sintomi ed aumentare la residua vita articolare.

    L’adozione di solette plantari e/o ginocchiere sono utili per modificare l’asse di carico diminuendo lo stress della zona usurata.
    La terapia farmacologia non dovrebbe essere utilizzata con la disinvoltura con cui spesso éimpiegata, ciononostante riveste un ruolo fondamentale nel controllo del dolore nelle fasi iperacute: i farmaci antinfiammatori diminuiscono la sintesi delle prostaglandine e riducono di conseguenza il dolore, dovrebbero essere utilizzati in modo intermittente poiché un loro impiego per periodi prolungati puó provocare effetti collaterali importanti.

    Il cortisone soprattutto se iniettato a livello intrarticolare é un farmaco pericoloso da utilizzarsi con cautela.
    Medicinali alternativi quali la cartilagine di squalo, il condroitin-solfato e la glucosamina possono essere impiegati per il trattamento delláartrosi del ginocchio.
    Le elettrostimolazioni (Tens offrono sovente un temporaneo beneficio in assenza di effetti collaterali; anche l’agopuntura é un trattamento impiegato nel trattamento del dolore e dovrebbe essere indagato piú a fondo per dimostrare il meccanismo di azione ed il corretto utilizzo.

    Terapie fisiche, caldo/freddo, ultrasuoni, magneto/radar, onde d’urto, possono dare beneficio e non hanno controindicazioni di rilievo.
    Infiltrazioni intrarticolari con acido ialuronico si sono rilevate utili sia per diminuire il dolore e la tumefazione articolare che per favorire i processi riparativi nelle lesioni di modesto grado; la cartilagine é infatti costituita dai proteoglicani che vengono precocemente danneggiati dal processo artrosico, anche l’acido ialuronico é un componente del liquido sinoviale e gioca un ruolo fondamentale nella lubrificazione articolare ed il suo livello diminuisce nel processo artrosico.

    Una nuova strategia per la cura dell’artrosi nelle fasi precoci é la somministrazione di acido ialuronico con elevata viscositá iniettato intrarticolarmente. Recenti studi hanno dimostrato che tali benefici effetti tendono a mantenersi per diversi mesi.
    Un ’altra strategia impiegata recentemente per limitare il sovraccarico articolare é l’utilizzo di particolari ginocchiere che, indossate durante lo sport, diminuiscono il carico articolare nella parte soggetta ad usura (unloading braces).
    Nuove ricerche hanno dimostrato la capacitá di questi tutori di normalizzare il carico articolare in soggetti con anomalie dell’asse articolare (ginocchio varo/valgo).

    Movimento, esercizio fisico e controllo del peso corporeo sono infine il sistema piú semplice ed alla portata di ognuno per limitare il rischio dell’artrosi, é fondamentale esercitare l’articolazione almeno una volta al giorno privilegiando attivitá con limitato carico (bicicletta, nuoto, esercizi in palestra).
    Pochi minuti sono sufficienti a mantenere un buon tono muscolare,la mobilitá e flessibilitá articolare; l’esercizio non deve procurare dolore o tumefazione articolare ed é necessaria una guida esperta onde evitare attivitá sbagliate o sovraccarichi.

    La posizione in cui si dorme (evitare di stare molte ore rannicchiati) e 5 minuti di stretching al risveglio aiuteranno ad affrontare meglio il nuovo giorno.

    Trattamento chirurgico:

    Quando nonostante la prevenzione e le cure mediche e fisiochinesiterapiche i disturbi persistano é necessario pensare alla possibilitá di un trattamento chirurgico. artrosi
    Distinguiamo tra i trattamenti chirurgici quelli effettuati in artroscopia: da quelli eseguiti a cielo aperto: i primi comprendono il lavaggio articolare, la pulizia con shaving cartilagineo ed offrono un beneficio a medio termine con una minima morbilitá.
    Altri trattamenti artroscopici quali la condroplastica, le microfratture od i trapianti di cartilagine richiedono un periodo di scarico articolare ed una attenta e lunga riabilitazione.

    Si ricorre alla chirurgia aperta quando sia necessario modificare l’asse articolare con un intervento di osteotomia, oppure quando i danni artrosici siano cosí importanti da richiedere la sostituzione delláarticolazione del ginocchio con una protesi; tale intervento dovrebbe essere considerata dell’ultima spiaggia poiché nonostante le moderne componenti protesiche dimostrino proprietá meccaniche tali da consentire un buon movimento ed una notevole resistenza all’usura é pur vero che un soggetto relativamente giovane che sollecita molto l’articolazione tenderá ad usurare molto prima la protesi richiedendo cosí la sostituzione delle stessa, cosa possibile ma non scevra da rischi.

     

    FedEmo

    Comitato 210/10

    NewsLetter

    Newsletter